Dicono di noi / 1

      Se Oscar Wilde e Marcel Proust fossero vissuti nel nostro Tempo certamente sarebbero inorriditi di fronte alla bruttezza dilagante, a questa distopia dello sgradevole, a questa ossimorica “estetica del brutto, del diverso e del deforme”, che coinvolge tutti i campi: dal trattamento del corpo, alla Moda, all’ Architettura, al Design, all’ Urbanistica.

Certamente sarebbero stati percorsi da “frissons”, e non certo di piacere, imbattendosi nella superficiale volgarità delle reti di aggregazione sociale digitalizzate (che gli imbecilli si ostinano a chiamare “social networks”), alla stolidità dell’appiattimento televisivo della cultura (o dell’incultura?), della corruzione e del vuoto ideologico della Politica, all’idiozia dell’ Arte trasformata in un provocatorio atto fenomenico, a metà strada tra esibizionismo e Teatro, alla spettacolarizzazione urlata del crimine e della violenza proposti come unici referenti e modelli di comportamento.

Ma avrebbero trovato un’inattesa Oasi di ristoro dei Sensi (nell’accezione più alta del termine) e dello Spirito proprio là dove sarebbe stato meno sospettabile, ovvero nella Riproduzione Digitalizzata dell’ Opera d’Arte.

Se nel 1936 Walter Benjamin si allarmava riguardo alle possibilità di riproducibilità dell’ Opera d’Arte, mettendone in luce con raro acume e disamina critica l’ uso da parte dei regimi totalitari come strumento di controllo delle masse, attraverso una “spettacolarizzazione della Politica”, oggi scopriamo la possibilità di godere di un’ “Opera d’Arte Ritrovata”, per dirla con Proust, proprio nel suo processo e nelle sue modalità di riproduzione sotto una forma inedita.

Grande Sacerdotessa di questo processo che ha dell’ Alchemico e dell’Esoterico, la Signora Loredana De Marchi esplora i suoi schermi, attinge ai suoi archivi, muove con pervicace attenzione e con acuto senso di analisi le sue Macchine con grazia disinvolta, giungendo a risultati sorprendenti.

Al di là di quello che potrebbe apparire un banale processo di stampa, la Signora Loredana De Marchi è in possesso di un’enciclopedica Cultura Figurativa e di un raffinatissimo senso estetico, che la rendono una partner invidiabile di ogni processo creativo.

Forte di un Archivio di Immagini, note e meno note, spesso rare, talora preziose, di centinaia di migliaia di visioni, disponibile con una serie di sofisticati apparati tecnologici e tecnici ad ogni sfida, la Signora Loredana De Marchi riesce a reinterpretare (ed è qui il primo scacco alla visione pessimista di Walter Benjamin) e ad inquadrare ogni Opera d’Arte in prospettive e processi riproduttivi del tutto nuovi, offrendo al Progettista una gamma di strumenti pressoché infinita per trasformare l’elaborazione degli Spazi in una vera e propria trasformazione in Spazi dell’Immaginario, come forse sarebbe piaciuto ai nostri Esteti del secolo scorso.

Non è solo l’ampia gamma di supporti possibili (tela, forex, plastica, vetro, plexiglass, tessuto, laminato plastico, superfici intonacate, pellicola autoadesiva, pellicola trasparente) a lasciarci stupiti, ma il processo stesso di digitalizzazione e di stampa, che consente di modificare colori, “tessiture” della superficie, grana dell’immagine, per quella che ora non osiamo definire più “Riproduzione”, ma “Trasformazione Creativa” dell’ Opera d’Arte.

Oltre alle qualità culturali ed alle capacità tecniche, la Signora Loredana De Marchi è in grado di affrontare progetti su vasta scala, e non è mai intimorita dalle sfide e dalla scala dell’ impresa.

Dotata di attenzione minuziosa e di perfezionismo che non esitiamo a definire “Viscontiano”, la Signora Loredana De Marchi possiede un’altra dote che ne caratterizza e ne mette luce l’alta qualità professionale: la velocità di produzione e la puntualità delle consegne.

Ho conosciuto la Signora Loredana De Marchi nel 2009, dopo aver ammirato alcuni suoi interventi negli interni dell’ Hotel Principe di Savoia di Milano. Da allora abbiamo collaborato svariate volte, sempre in progetti di ampio respiro, spesso con tempi molto ristretti, talora muovendoci in “terre incognite” ad entrambi per l’ambiziosità dei progetti che via via abbiamo affrontato.

Sempre la Signora Loredana De Marchi mi è stata di valido supporto nelle proposte creative ed iconografiche, nel processo di “taglio”, elaborazione e riproduzione dell’immagine, contribuendo con il suo consiglio e la sua esperienza al raggiungimento di risultato costantemente di grande effetto.

Bramosi di assistere alle sue future produzioni, ringraziamo la Signora Loredana De Marchi per il suo battersi quotidiano per far diventare (come sarebbe piaciuto ad Oscar Wilde) questo mondo “un po’ più bello di come l’abbia trovato” !

arc. Claudio M. Fimiani

Genova, Aprile 2017. A questo link i lavori svolti in collaborazione con l’Architetto Fimiani, professionista iscritto all’Ordine degli architetti di Genova n° 2283.

Dicono di noi / 2

      La collaborazione con l’azienda Demart Interior Decoration inizia negli anni 2000 con l’applicazione d’immagini classiche in stampa digitale in palazzi storici e hotels.

Le realizzazioni hanno acquistato un valore aggiunto grazie alle location nelle quali sono state applicate; il risultato finale ha creato entusiasmo da parte della committenza sia per la resa finale sia per la precisione della posa in opera, visto soprattutto le grandi dimensioni di queste stampe.

Tecnica da me adottata sia su pareti che su soffitti, impreziosendo così molti ambienti della struttura interessata.

Ad oggi è un piacere il proseguo lavorativo con i professionisti del team Demart, la qualità finale è garantita.

arc. Bruno Polliero

Bruno Polliero, Designer – Architecte d’Interieur (Padova): progettista in Italia e all’estero, per committenza privata e pubblica, è autore, di restauri di palazzi storici, dove in alcuni dei quali, vi hanno soggiornato Giovanni Borromeo, Napoleone Bonaparte e Richard Wagner, di progettazioni e di ristrutturazioni di Hotels di lusso e resort; pubblicati in svariati quotidiani, settimanali e riviste del settore. A questo link i lavori svolti in collaborazione con Demart Interior Decoration.
La collaborazione nel 1982 con Pierre Balmain, noto stilista di moda francese, gli permise di progettare una collezione di complementi ed accessori per la casa, creando un nuovo input al design italiano. Nel 1996 inizia la collaborazione con una società croata di hotel e con lo Stato croato, nella ristrutturazione di hotel storici con architettura classica austro-ungarica, riportando alla luce gli antichi splendori. Con l’inizio del nuovo millennio lo studio inizia una collaborazione con numerosi alberghi nella città termale di Abano Terme e Montegrotto, nel cuore dei colli Euganei, ricevendo apprezzamenti dai clienti e dai committenti che hanno trovato Bruno Polliero un perfetto interlocutore che riesce ad esprimere con la sua architettura la tradizione classica presente nella storia locale. Questo riconoscimento è dovuto al particolare modo di concepire l’interior design perché i lavori hanno origine sempre da un profondo rapporto di fiducia con il committente che diventa anche lui “protagonista” e parte attiva nella realizzazione dove nulla è lasciato al caso, ma ogni fase della costruzione è seguita, fin nei minimi dettagli, da studi approfonditi.
Negli ultimi anni si dedica alla progettazione di centri di benessere e spa. Inoltre egli partecipa in qualità di membro della commissione agli esami tenutesi alla facoltà di design del Politecnico di Milano. Attualmente continua il suo operato, sopra descritto, in Italia e all’estero.

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